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Era mutevole luglio quell’anno nel Parco d’Abruzzo, con improvvisi scrosci d’acqua seguiti da un sole accecante.
E certe notti di luna da non dormire per l’incanto.
Una splendida luna abruzzese in vena di prodigi, quando  Miranda fosse giunta a Civitella dal suo paese di pianura a trascorrere parte dell’estate nella vecchia casa dei nonni.

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