Testo di Gabriella Mantovani e commento di Paola Artoni – Presentazione di Sandro Correzzola
Il nome Poldo può essere spacciato per soprannome, ma è in realtà il diminutivo di Leopoldo, secondo nome del pittore Betti. Così, il comportamento schivo e solitario dell’artista è in realtà l’angolazione da cui egli riprende il mondo circostante.
Il pittore, apparentemente scollegato dall’ambiente e dal tessuto sociale nel quale vive, si rivela un attento osservatore e conoscitore proprio di quel mondo, che sa rendere con maestria e originalità nei suoi angoli paesani ma soprattutto nei ritratti: realistici o abbozzati, o caricaturali. A cominciare da se stesso